La tecnologia della realtà virtuale ha fatto alcuni tentativi per entrare nel mainstream, ma fino al 2016 ogni sforzo è fallito. Ci è voluto fino a quell'anno per diventare un prodotto di consumo valido, perché è allora che la tecnologia dei computer mobili ha risolto i molti problemi di cui hanno sempre sofferto i visori VR. 

Quattro anni dopo, la moderna realtà virtuale ha fatto progressi sorprendenti. I pochi spigoli che sono rimasti quando sono stati lanciati per la prima volta visori come Oculus Rift sono stati in gran parte levigati. Tuttavia, trovare oggi il miglior visore VR può essere un campo minato di termini tecnici e design sconosciuti. Ecco perché pensiamo che questo sia il momento perfetto per pubblicare una guida all'acquisto di VR semplice e sensata .^(Which)

Cosa troverai in questa guida

Per aiutarti a trovare più rapidamente le informazioni di cui hai bisogno, ecco una ripartizione di cosa aspettarti in questa guida:

• I tre tipi principali di visori VR
• Specifiche tecniche importanti
• Controller VR
• Consigli per le cuffie VR

Se tutto ciò che vuoi sapere è quali sono i migliori visori VR che consigliamo, non esitare a passare direttamente all'ultima sezione dell'articolo. Tuttavia, se vuoi prendere la tua decisione di acquisto informata, l'intera guida ti sarà sicuramente molto utile.

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I tre tipi principali di cuffie VR

Le cuffie per realtà virtuale sono disponibili in tutte le forme e dimensioni, ma ci sono tre categorie che riteniamo più importanti dal punto di vista dell'acquirente. Ognuno ha i suoi punti di forza e di debolezza. Ancora più importante, solo due di questi tipi di cuffie hanno ancora una reale rilevanza oggi.

Custodie per cuffie VR per smartphone

Poiché la VR premium è iniziata come un prodotto che pochi potevano permettersi, sono emerse presto altre opzioni. L'esempio di maggior successo è Google Cardboard . Questo è un semplice involucro di cartone in cui fai scorrere il tuo smartphone. Le app per smartphone VR^{(VR smartphone apps)} dividono quindi lo schermo in due immagini separate e le visualizzi attraverso obiettivi economici.

Rapidamente, altre aziende hanno iniziato a costruire sull'idea di Cardboard , culminando in soluzioni premium basate su smartphone come Samsung Gear VR o Google Daydream . Purtroppo, questo approccio alla realtà virtuale comporta molti compromessi e non ha più molto senso in un mondo in cui le cuffie VR mobili standalone sono convenienti. 

Ironia della sorte, la forma più rilevante di custodia VR per smartphone è ancora il Cardboard originale . Semplifica per le aziende e le scuole la condivisione di esperienze di base di VR mobile o contenuti multimediali come video a 360 gradi^{(360-degree videos)} a un costo relativamente basso. È anche poco costoso da provare per i singoli utenti, ma alla fine è una novità ora.

Cuffie VR indipendenti

I visori VR autonomi^{(Standalone VR)} sono una categoria relativamente nuova di visori VR. Combinano la tecnologia degli smartphone con il design delle cuffie VR premium per offrire una soluzione VR mainstream conveniente. Queste cuffie non hanno bisogno di un telefono, computer o qualsiasi altro dispositivo per funzionare. Paragonabile a uno smartphone o una console di gioco. Il dispositivo si connette direttamente a Internet, scarichi le app nella sua memoria interna e puoi accedere alla realtà virtuale ovunque, purché la batteria sia carica. 

Sebbene questi visori non offrano la stessa classe di esperienza VR dei visori VR premium e collegati, sono significativamente migliori della VR basata su smartphone. Come mai? Sebbene queste cuffie possano avere specifiche modeste rispetto ad alcuni smartphone di punta, sono progettate per un solo scopo.

Ciò significa che l'hardware di bordo non deve anche svolgere il compito di essere un telefono. I display integrati sono anche ottimizzati per la realtà virtuale e hanno un margine termico molto più ampio rispetto ai telefoni sottilissimi, il che significa che i processori mobili possono essere spinti molto più duramente. Il risultato finale è un VR davvero impressionante, a un prezzo molto ragionevole.

Cuffie VR collegate

La cima della pila, quando si tratta dei migliori visori VR, sono quelli che si collegano a un computer. Dal momento che laptop e desktop da gioco possono offrire così tanta potenza di elaborazione, queste cuffie hanno accesso alla migliore tecnologia CPU e GPU che il denaro può comprare. Cioè, se hai il computer con quelle specifiche.

Ciò significa anche che puoi mantenere la stessa cuffia su più cicli di aggiornamento del computer. In questo modo beneficiate di ogni salto generazionale di potere. Le cuffie VR^{(Tethered VR)} collegate tendono anche ad avere un'ottica e un'ergonomia migliori, poiché non contengono hardware di elaborazione, batterie o altri componenti che potresti trovare in un modello standalone.

Tuttavia, queste cuffie sono il modo più costoso per entrare nella realtà virtuale, dal momento che hai bisogno di un computer di fascia relativamente alta per andare con le tue costose cuffie premium. Essere collegati a un computer con un cavo lungo limita anche la tua mobilità in VR, ma sul mercato ci sono già cuffie collegate che utilizzano una connessione wireless. Ad un prezzo, ovviamente.

Specifiche tecniche importanti

Ora che abbiamo trattato i principali tipi di design di visori VR, è il momento di esaminare le voci più importanti nella scheda tecnica di qualsiasi visore VR. Certo, ci sono sempre più considerazioni di quelle che potremmo elencare, ma queste sono le più universali.

IPD – Distanza interpupillare

Se vuoi entrare nella realtà virtuale, la distanza^{(InterPupillary Distance)} interpupillare ( IPD ) è qualcosa che sentirai spesso^{(a lot)} . Questa è fondamentalmente la distanza tra le tue pupille quando guardi dritto davanti a te.

Questo è importante, perché gli obiettivi in ​​un visore VR hanno ciascuno un punto focale specifico in cui lo schermo è correttamente a fuoco. Dal momento che abbiamo tutti IPD^(IPDs) diversi , gli obiettivi devono muoversi per trovare la messa a fuoco perfetta. Un visore VR elencherà la gamma di IPD^(IPDs) supportati.

Se il tuo IPD è al di fuori di tale intervallo, non otterrai un'immagine nitida. Ci sono varie guide su Internet che mostrano come misurare la tua IPD , ma qualsiasi optometrista può darti rapidamente il numero giusto.

Campo visivo (orizzontale)

Il campo visivo di un visore VR è^{(field of view is)} un numero (i gradi) che indica quanto del tuo campo visivo è occupato dal visore. Questa può fare la differenza tra sentirsi come se fossi in un vasto spazio aperto o indossare paraocchi per cavalli. Di solito quando questa specifica è elencata si riferisce al campo visivo orizzontale. 

L'essere umano medio ha una visione periferica che si estende per poco più di 180 gradi. A meno che tu non abbia gli occhi nella parte posteriore della testa, è più o meno quanto deve arrivare un visore VR.

Sebbene ci siano visori VR che si avvicinano all'intera gamma visiva umana, i visori VR consumer hanno ancora molta strada da fare. La regola pratica è che 90 gradi è il campo visivo minimo assoluto ancora accettabile per l'immersione. Il gold standard per i migliori visori VR è di 110 gradi o superiore.

Specifiche del pannello di visualizzazione

Uno dei componenti più importanti di un visore VR è il suo display. Dopotutto, è l'unica parte che guardi costantemente quando usi il dispositivo. Se hai già familiarità con la tecnologia dei display LCD o OLED , questi numeri ti suoneranno familiari.

La risoluzione è la prima cosa a cui prestare attenzione. Ogni occhio ottiene la propria risoluzione immobiliare, il che significa che potresti vedere due numeri. Uno per l'intero display e uno per ciascun occhio. Alcune cuffie potrebbero utilizzare due pannelli anziché dividerne uno in due, quindi leggi i numeri di conseguenza.

Qual è una buona risoluzione? La prima generazione di visori VR premium offriva 1080×1200 pixel per occhio. Suggeriamo di usarlo come minimo di lavoro.

Anche la frequenza di aggiornamento è piuttosto importante per la fluidità visiva richiesta dalla realtà virtuale, ma non è l'intera storia. Se stai guardando un visore che utilizza la tecnologia del display LCD , allora 90Hz dovrebbe essere lo standard minimo per la realtà virtuale. Se si tratta di un pannello OLED , tuttavia, la sua natura a bassa persistenza significa che frequenze di aggiornamento inferiori funzioneranno altrettanto bene. I pannelli OLED^(OLED) a 80 Hz o 72 Hz si trovano in alcuni dei migliori visori VR sul mercato.

Tracciamento interno o esterno?

Il monitoraggio del movimento della testa è un aspetto chiave del funzionamento della realtà virtuale. Il tracciamento deve essere molto preciso, senza ritardi percettibili. Se c'è una discrepanza tra i movimenti della testa e ciò che è sullo schermo, questa è una ricetta per la cinetosi. 

I visori VR utilizzano diversi modi per tracciare i tuoi movimenti, ma ci sono due importanti tipi principali di tracciamento che hanno una grande influenza sulla tua esperienza VR. I visori VR che utilizzano tracker esterni possono funzionare solo all'interno della zona che i tracker possono vedere. Significa anche che devi portare con te le tue telecamere di localizzazione esterne ovunque tu vada. Questo è un metodo di tracciamento che vedrai solo sui vecchi visori VR. Il tracciamento esterno viene rapidamente sostituito dal cosiddetto tracciamento "inside-out".

Questo sistema di tracciamento interno utilizza telecamere montate all'esterno dell'auricolare per guardare la stanza intorno a te. Quindi, utilizzando una sofisticata tecnologia di visione artificiale, calcola il movimento della testa in base a come vede la stanza muoversi intorno a te. Ciò significa che sei libero di muoverti e devi solo portare con te il visore (e forse un computer) se vuoi spostare la tua configurazione VR da qualche altra parte.

Questi due sistemi di tracciamento consentono il tracciamento lungo "sei gradi di libertà". In altre parole, può tracciare il movimento della testa lungo gli assi X, Y e Z. I sistemi VR per smartphone^{(Smartphone VR)} e alcuni visori standalone entry-level non offrono tutti i sei gradi di libertà. Tracciano solo la rotazione di base della tua testa. Sebbene funzioni bene per le esperienze VR di base, è molto limitato in termini di immersione.

Controller VR

Mentre un visore VR mette occhi, orecchie e testa nel mondo virtuale, che dire del resto del tuo corpo? Sebbene ci siano tute VR complete, queste non sono ancora pensate per i consumatori. I controller per la realtà virtuale tradizionale sono un po' più modesti, ma diventano ogni giorno più impressionanti.

Il controller VR più semplice è il semplice gamepad della vecchia console. La maggior parte dei giochi VR supporta l'utilizzo di un controller standard. Anche se potrebbe non essere il sistema di controllo più coinvolgente, è comunque molto funzionale e ci sono buone probabilità che tu ne abbia già uno.

La migliore soluzione attuale è una coppia di controller di movimento. Questi potrebbero funzionare solo con alcuni auricolari o potrebbero essere universali. Alcuni visori VR vengono forniti con un paio nella confezione o li offrono come componenti aggiuntivi. 

Questi controller non solo ti offrono una serie di controlli tradizionali del gamepad, ma tracciano anche il movimento delle tue mani. Possono anche avere una funzione di "presa" sensibile alla pressione, che ti consente di raccogliere e manipolare oggetti VR in un modo più naturale.

Consigli per le cuffie VR

Con le specifiche di base e le funzionalità di progettazione che dovresti conoscere, diamo un'occhiata a consigli specifici per i migliori visori VR che soddisfano budget ed esigenze diverse. La maggior parte delle persone sul mercato per un visore VR dovrebbe essere perfettamente soddisfatta di uno di questi eccellenti modelli di seguito.

Il miglior visore VR casual: The Oculus Go ($ 230+)

Oculus Go è il primo visore VR mobile standalone davvero avvincente. Sebbene manchi di funzionalità VR premium come il monitoraggio completo della posizione, è molto al di sopra della qualità della VR mobile che ottieni dagli smartphone di punta che costano molte volte di più.

Il Go è perfetto per esperienze VR guidate da seduti e per app VR mobili. Include sia giochi VR di base che utilità VR, come le applicazioni per riunioni^{(meeting applications)} di gruppo . Come sempre, è tutta una questione di app. Se il Go esegue le app che ti piacciono, questo è il miglior auricolare casual che il denaro possa acquistare.

Il visore VR più versatile:  Oculus Quest^{(The Oculus Quest)} ($ 600+)

Quando Oculus Quest è stato lanciato per la prima volta, ha spazzato via completamente il pavimento con ogni altro visore autonomo sul mercato. Venduta come l'equivalente VR di una console di gioco autonoma, aveva specifiche di punta al momento del lancio, oltre a risoluzione, sensori, controller e ottiche che superavano persino le cuffie con tethering premium. Utilizza il tracciamento inside-out e può funzionare con i controller di movimento inclusi o tramite la scansione manuale basata sulla telecamera.

Il vero fattore decisivo è la recente introduzione di Oculus Link . Collegando Quest al tuo computer, puoi giocare alla libreria completa di giochi Oculus Rift e Steam VR . Ciò significa che Quest è l'auricolare più versatile di sempre. Se hai il budget per un solo visore, questo è il miglior visore VR che farà tutto quello che vuoi con pochi compromessi.

Le migliori cuffie VR premium: The Valve Index ( kit completo^{(Full Kit)} $ 2400+, cuffie^(Headset) solo $ 999+)

Se il denaro non è un oggetto e desideri semplicemente la migliore esperienza VR premium a 360 gradi, allora non cercare oltre l' indice Valve^{(Valve Index)} . Il kit completo, che abbiamo collegato sopra, include controller di movimento Valve avanzati e sensori montati a parete che consentono esperienze VR su scala ambientale.

Il Valve Index è ricco di caratteristiche all'avanguardia. Ad esempio, i suoi display LCD possono raggiungere frequenze di aggiornamento di 144 Hz e il suo campo visivo è fenomenale, a 130 gradi.

Sebbene i kit completi Index rappresentino l'apice della VR consumer in questo momento, se possiedi già apparecchiature di HTC Vive o Vive Pro , come controller o stazioni base, funzioneranno con Index . Questo fornisce un piccolo sollievo quando si tratta del prezzo da far venire l'acquolina in bocca del kit completo. Indipendentemente da ciò^(Regardless) , l' Indice^(Index) è l'incarnazione della moderna realtà virtuale di consumo di seconda generazione. Se hai il budget per questo, questo è il massimo.

Il miglior visore VR per console: PlayStation VR^{(The Playstation VR)} ($ 399)

Il Sony PSVR è il miglior visore VR per console per impostazione predefinita, poiché in realtà è l'unico visore VR per console sul mercato. La buona notizia è che, nonostante questo, è davvero molto buona. Se possiedi una Playstation 4 o (preferibilmente) una Playstation 4 Pro , il PSVR offre un modo molto conveniente per entrare nel mondo delle esperienze VR premium. 

Mentre la PS4 impallidisce rispetto al tipico PC da gioco, è ancora molto più avanti della potenza grafica dei chip degli smartphone. Sony e i vari sviluppatori di giochi PSVR hanno anche trovato il modo di spremere quanta più potenza possibile da questa popolare console. 

Anche se non hai una PS4 , il costo totale di una PSVR e della console stessa è comunque inferiore al tipico sistema VR per PC collegato. Il PSVR vanta anche un'impressionante libreria di giochi. Lo svantaggio principale qui è che i giochi sono l'unico tipo di applicazione che puoi eseguire su questo sistema.

Il momento migliore per acquistare un visore VR^{(VR Headset)} è adesso

Non c'è mai stato un momento migliore per entrare nella realtà virtuale. Sebbene ci siano molte interessanti innovazioni all'orizzonte, i prodotti mainstream oggi sul mercato sono eccellenti di per sé. Gli sviluppatori hanno risolto i problemi più importanti che hanno bloccato la realtà virtuale fino ad ora. Quindi, se sei stato indeciso, è ora di entrare nel mondo virtuale che hai sempre sognato.

Best VR Headset Buying Guide: What You Should Look For

Virtual realіty technology has made a few attempts to break into the mainstream, but until 2016 every effort has failed. It took until that year to become a viable consumer product, bесauѕe that’s when mobile computer technology ѕolved the many problems that VR hеadѕets have always suffered from. 

Four years later, modern VR has advanced an astonishing amount. The few rough edges that remained when headsets like the Oculus Rift were first launched have been largely sanded off. However, finding the best VR headset today can be a minefield of unfamiliar technical terms and designs. Which is why we think this is the perfect time to put out a simple, sensible VR buyer’s guide.

What You’ll Find In This Guide

In order to help you find the information that you need more quickly, here’s a breakdown of what to expect in this guide:

• The Three Main Types of VR Headsets
• Important Technical Specifications
• VR Controllers
• VR Headset Recommendations

If all you want to know is which are the best VR headsets we recommend, then feel free to skip straight to the last section of the article. However, if you want to make your own informed buying decision, then the whole guide is sure to be very useful to you.

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The Three Main Types Of VR Headset

Virtual reality headsets come in all shapes and sizes, but there are three categories we think are most important from a buyer’s point of view. Each one has its own strengths and weaknesses. Most importantly, only two of these headset types still have real relevance today.

Smartphone VR Headset Enclosures

Since premium VR started out as a product few could afford, other options soon emerged. The most successful example is Google Cardboard. This is a simple cardboard enclosure into which you slide your smartphone. VR smartphone apps then split the screen into two separate images and you view them through inexpensive lenses.

Quickly, other companies started building on the Cardboard idea, culminating in premium smartphone-based solutions such as the Samsung Gear VR or Google Daydream. Sadly, this approach to VR comes with plenty of compromises and doesn’t make a lot of sense anymore in a world where standalone mobile VR headsets are affordable. 

Ironically, the most relevant form of smartphone VR enclosure is still the original Cardboard. It makes it easy for businesses and schools to share basic mobile VR experiences or media such as 360-degree videos for a relatively low cost. It’s also inexpensive for individual users to try, but it’s ultimately a novelty now.

Standalone VR Headsets

Standalone VR headsets are a relatively new category of VR headsets. They combine smartphone technology with premium VR headset design to offer an affordable mainstream VR solution. These headsets don’t need a phone, computer or any other device to work. Comparable to a smartphone or gaming console. The device connects to the internet directly, you download apps to its internal memory and can enter VR anywhere, as long as there’s charge in the battery. 

While these headsets don’t provide quite the same class of VR experience as premium, tethered VR headsets, they are significantly better than smartphone-based VR. Why? Although these headsets may have modest specifications compared to some flagship smartphones, they are designed for only one purpose.

Which means that the onboard hardware doesn’t also have to do the job of being a phone. The built-in displays are also tuned for VR and they have much more thermal headroom than razor-thin phones, which means the mobile processors can be pushed much harder. The end result is some very impressive VR, for a very reasonable price.

Tethered VR Headsets

The top of the pile, when it comes to best VR headsets, are those which tether to a computer. Since gaming laptops and desktops can pack so much processing punch, these headsets have access to the very best CPU and GPU technology that money can buy. That is, if you have the computer with those specifications.

This also means you can keep the same headset over multiple computer upgrade cycles. This way you benefit from each generational leap in power. Tethered VR headsets also tend to have better optics and ergonomics, since they don’t contain any processing hardware, batteries, or other components you’d find in a standalone model.

However, these headsets are the most expensive way to get into VR, since you need both a relatively high-end computer to go with your pricey premium headset. Being attached to a computer with a long cable also limits your mobility in VR, but there are already tethered headsets that use a wireless connection on the market. At a price, of course.

Important Technical Specifications

Now that we’ve covered the main types of VR headset design, it’s time to go over the most important entries on any VR headset’s spec sheet. Of course, there are always more considerations than we could list, but these are the most universal.

IPD – Interpupillary Distance

If you want to get into VR, then InterPupillary Distance (IPD) is something you’re going to hear a lot. This is basically the distance between your pupils when looking straight ahead.

This matters, because the lenses in a VR headset each have a specific focal point where the screen is properly in focus. Since we all have different IPDs, the lenses have to move in order to find the perfect focus. A VR headset will list the range of IPDs it supports.

If your IPD is outside of that range, you won’t get a clear image. There are various guides on the internet that show how you can measure your IPD, but any optometrist can quickly give you the right number.

Field Of View (Horizontal)

A VR headset’s field of view is a number (i degrees) that indicates how much of your field of vision is filled by the headset. This can be the difference between feeling like you’re standing in a vast open space or wearing horse blinders. Usually when this specification is listed it refers to the horizontal field of view. 

The average human being has peripheral vision that stretches just over 180-degrees. Unless you have eyes in the back of your head, that’s about as far as an VR headset needs to go.

While there are VR headsets that approach the full human visual range, consumer VR headsets still have some way to go. The rule of thumb is that 90-degrees is the absolute minimum field of view that’s still acceptable for immersion. The gold standard for the best VR headsets is 110-degrees or better.

Display Panel Specifications

One of the most important components in a VR headset is it’s display. After all, it’s the one part you stare at constantly when using the device. If you’re already familiar with LCD or OLED display technology, then these numbers will sound familiar.

Resolution is the first thing to pay attention to. Each eye gets its own resolution real estate, which means you might see two numbers. One for the entire display panel and one for each eye. Some headsets might use two panels rather than dividing one into two, so read the numbers accordingly.

What’s a good resolution? The first generation of premium VR headsets offered 1080×1200 pixels per eye. We’d suggest using this as a working minimum.

Refresh rate is also pretty important for the visual fluidity VR requires, but it’s not the whole story. If you’re looking at a headset that uses LCD display technology, then 90Hz should be the minimum standard for VR. If it’s an OLED panel however, it’s low-persistence nature means that lower refresh rates will work just as well. 80Hz or 72Hz OLED panels can be found in some of the best VR headsets on the market.

Internal Or External Tracking?

Tracking head movement is a key aspect of how VR works. The tracking has to be very precise, with no perceptible lag. If there’s a mismatch between your head movements and what’s on screen, that’s a recipe for motion sickness. 

VR headsets use different ways of tracking your movement, but there are two important main types of tracking that have a major influence on your VR experience. VR headsets that use external trackers, can only work within the zone those trackers can see. It also means that you need to lug along your external tracking cameras wherever you go. This is a tracking method you’ll only see on older VR headsets. External tracking is rapidly being replaced by so-called “inside-out” tracking.

This internal tracking system uses cameras mounted on the outside of the headset to look at the room around you. Then, using sophisticated machine vision technology, it works out your head movement based on how it sees the room move around you. This means you’re free to move around and only need to take the headset (and maybe a computer) along if you want to move your VR setup somewhere else.

These two tracking systems allow tracking along “six degrees of freedom”. In other words, it can track your head movement along the X,Y and Z axes. Smartphone VR systems and some entry-level standalone headsets don’t offer the full six degrees of freedom. They only  track the basic rotation of your head. While this works OK for basic VR experiences, it’s very limited in terms of immersion.

VR Controllers

While a VR headset puts your eyes, ears and head into the virtual world, what about the rest of your body? While there are full VR bodysuits, these aren’t meant for consumers just yet. Controllers for mainstream VR are a little more modest, but they are getting more impressive by the day.

The most basic VR controller is the plain old console gamepad. Most VR games support using a standard controller. While it may not be the most immersive control system, it’s still very functional and there’s a good chance you already have one.

The best current solution is a pair of motion controllers. These may only work along with certain headsets or they could be universal. Some VR headsets come with a pair in the box or offer them as add-ons. 

These controllers not only give you a set of traditional gamepad controls, but also track the motion of your hands. They may also have a pressure-sensitive “grip” feature, which lets you pick up and manipulate VR objects in a more natural way.

VR Headset Recommendations

With the basic specifications and design features you should know about covered, let’s look at specific recommendations for the best VR headsets that suit different budgets and needs. Most people in the market for a VR headset should be perfectly happy with one of these excellent models below.

The Best Casual VR Headset: The Oculus Go ($230+)

The Oculus Go is the first genuinely compelling standalone mobile VR headset. While it lacks premium VR features such as full positional tracking, it stands miles above the quality of mobile VR you get from flagship smartphones that cost many times as much.

The Go is perfect for seated, guided VR experiences as well as mobile VR apps. It includes both basic VR games and VR utilities, such as group meeting applications. As always, it’s all about the apps. If the Go runs the apps you like, this is the best casual headset money can buy.

The Most Versatile VR Headset –  The Oculus Quest ($600+)

When the Oculus Quest first launched, it completely wiped the floor with every other standalone headset on the market. Sold as the VR equivalent of a self-contained gaming console, it had flagship specifications at the time of launch as well as resolution, sensors, controllers and optics that even outshone premium tethered headsets. It uses inside-out tracking and can either work with the included motion controllers or via camera-based hand-scanning.

The real clincher is the recent introduction of Oculus Link. By connecting the Quest to your computer, you can play the full library of Oculus Rift and Steam VR games. That means the Quest is the most versatile headset ever. If you only have the budget for one headset, this is the best VR headset that will do everything you want with just a few compromises.

The Best Premium VR Headset: The Valve Index (Full Kit $2400+, Headset Only $999+)

If money is no object and you simply want the best all-round premium VR experience, then look no further than the Valve Index. The full kit, which we’ve linked above, includes advanced Valve motion controllers and wall-mounted sensors that allow room-scale VR experiences.

The Valve Index is packed with cutting edge features. For example, it’s LCD display panels can reach refresh rates of 144Hz and it’s field of view is phenomenal, at 130-degrees.

While the Index full kits represent the pinnacle of consumer VR right now, if you already own equipment from the HTC Vive or Vive Pro, such as controllers or base stations, they’ll work with the Index. This Provides a little relief when it comes to the full kit’s eye-watering price tag. Regardless, the Index is the embodiment of second generation modern consumer VR. If you have the budget for it, this is as good as it gets.

The Best Console VR Headset: The Playstation VR ($399)

The Sony PSVR is the best console VR headset by default, since it is in fact the only console VR headset on the market. The good news is that, despite this, it’s actually very good. If you own a Playstation 4 or (preferably) a Playstation 4 Pro, then the PSVR offers a very affordable way to enter the world of premium VR experiences. 

While the PS4 pales in comparison to the typical gaming PC, it’s still miles ahead of the graphics power found in smartphone chips. Sony and the various PSVR game developers have also found ways to squeeze as much power from this popular console as possible. 

Even if you don’t have a PS4, the total cost of a PSVR and the console itself is still less than the typical tethered PC VR system. The PSVR also boasts an impressive library of games. The main downside here is that games are the only type of application you can run on this system.

Best Time To Buy a VR Headset Is Now

There has never been a better time to jump into VR. While there are many exciting innovations on the horizon, the mainstream products on the market today are excellent in their own right. Developers have solved the most important issues that’ve been holding VR back up until now. So if you’ve been on the fence, it’s time to step into the virtual world you’ve always dreamed of.

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