I social media erano già una cosa (ricordate Myspace ?) Prima che i colossi tradizionali come Facebook e Twitter prendessero il controllo del settore. In questi giorni può sembrare che tu possa utilizzare questi servizi o nient'altro. Tuttavia, ci sono molti siti concorrenti che potrebbero offrire di più di ciò che desideri o, almeno, meno di ciò che non^(don’t) desideri. 

Indipendentemente da quali siano le tue lamentele specifiche quando si tratta dei leader del mercato dei social media, hai sempre un'alternativa ai social media a cui rivolgerti.

Mastodonte^(Mastodon)

Mastodon è un'alternativa decentralizzata Open Source al servizio di microblogging di Twitter . Assomiglia e funziona molto come Twitter , quindi gli attuali utenti di Twitter non dovrebbero avere troppe difficoltà ad adattarsi. Invece dei Tweet, invii "toots" che possono contenere fino a 500 caratteri.

Sotto il cofano, tuttavia, Mastodon funziona in modo molto diverso da Twitter . Invece di essere un tradizionale servizio web ospitato, Mastodon è distribuito su una rete "federata". 

Diverse istanze di Mastodon ospitano diversi tipi di contenuto o comunità diverse. Ognuno ha le proprie regole e politiche, ma lavorano insieme e condividono i dati senza problemi. Le istanze possono bloccarsi a vicenda o bloccare contenuto specifico da altre istanze, ma gli utenti possono interagire tra loro tra le istanze senza problemi. 

Il suo design di rete federata rende difficile se non impossibile chiudere Mastodon e quindi è diventato una casa per un insieme diversificato e spesso marginale di sottoculture.

Diaspora*

Le principali piattaforme di social media come Facebook e Twitter sono attività finalizzate al profitto. Questo^(Which) è uno dei motivi per cui utilizzano i dati degli utenti raccolti per offrire pubblicità più efficace ad altre attività.

Diaspora* è una piattaforma di social media senza scopo di lucro di proprietà e gestita dagli utenti. Il sistema è suddiviso in "pod" gestiti e posseduti in modo indipendente. Proprio come le istanze di Mastodon, questi pod sono collegati in rete insieme. Anche lo sviluppo iniziale di Diaspora* è venuto dal crowdsourcing .

Per il suo stesso design, Diaspora* non può essere monetizzato o utilizzato per vendere pubblicità. Non c'è alcun incentivo a raccogliere informazioni personali, per non parlare del fatto che è estremamente resistente ai tentativi di chiuderlo. L'intero sistema è costruito attorno ai principi di decentramento, libertà e privacy. Qualcosa che è integrato nel DNA del codice di Mastodon.

Ello

Ello è nato come una semplice alternativa a Facebook . La differenza principale era in gran parte che Ello è privo di pubblicità e quindi non raccoglieva o vendeva informazioni sugli utenti agli inserzionisti. Da allora, è diventato un po' meno simile a Facebook e più simile a siti incentrati sulla visuale come Pinterest , Deviant Art o Instagram .

Ello è stato accolto dagli artisti a tal punto che il sito ora si autodefinisce "The Creators Network". Troverai una vasta collezione dei migliori artisti che mettono in mostra il loro lavoro, oltre a molte opportunità per artisti emergenti di impegnarsi con brief e mostrare i loro portfolio.

Ello è noto per la sua politica di non pubblicità e per la mancata applicazione di nomi reali. Anche i dati dell'utente^(User) non vengono venduti a terzi. Il che lo rende un'alternativa convincente all'Instagram di proprietà di Facebook^(Instagram) , con^(Facebook) alcuni aspetti di Facebook inseriti per buona misura.

I punti^{(The Dots)}

The Dots è in realtà più un'alternativa a artisti del calibro di LinkedIn , ma molte persone usano piattaforme come Facebook o Twitter per costruire una rete professionale meno formale, quindi The Dots è ancora qualcosa che dobbiamo includere nella conversazione.

La "rete professionale per le persone che non indossano abiti" è praticamente la migliore descrizione di The Dots che potresti avere. Il loro copywriter ha sicuramente guadagnato un bonus! 

The Dots ospita professionisti di alcune delle startup più in voga e grandi marchi affermati. È un posto dove le aziende vanno per assumere talenti, ma è anche un buon posto per trovare altre persone che possono aiutarti, dare consigli o persino collaborare a progetti. È facile impostare un profilo dettagliato in modo che le persone possano vedere con chi hai lavorato, cosa hai fatto e che tipo di lavoro stai cercando di fare.

Porta accanto^(NextDoor)

Molte persone che usano Facebook stanno davvero cercando di connettersi solo con le persone che sono vicine, come quelle che vivono nello stesso quartiere. È per questo che le persone creano gruppi privati ​​su Facebook per le loro associazioni e scuole di proprietari di case.

Se questo è il motivo principale per cui utilizzi i social media, potresti prendere in considerazione NextDoor . Questa è una piattaforma di social media progettata specificamente per consentire alle persone che vivono nello stesso quartiere di comunicare socialmente senza essere esposte a un gruppo sociale più ampio. Avrai anche accesso a risorse locali, come attività commerciali nella tua zona e organizzazioni e programmi senza scopo di lucro.

NextDoor richiede che ogni utente verifichi il proprio nome e indirizzo, ma tali informazioni non vengono condivise con nessuno. Ciò garantisce che le persone con cui interagisci facciano davvero parte della comunità locale. Così saprai di eventi e problemi nel tuo quartiere senza doverti preoccupare che estranei casuali si intromettano.

Menti^(Minds)

Denominato " anti-Facebook " dalla rivista Wired , Minds ha un modello di business unico in cui puoi effettivamente guadagnare token o denaro reale per la tua attività sul sito.

È un mix di diversi elementi dei social media. Puoi pubblicare post di blog, video, immagini e stati. Ci sono feed di argomenti di tendenza e ha anche una chat di gruppo sicura.

Se crei contenuti, puoi essere pagato in dollari USA^{(US Dollars)} e criptovaluta dai tuoi fan. Quindi è quasi un mix di Facebook e delle varie piattaforme come YouTube e Patreon .

Minds utilizza un codice completamente open source, il che significa che puoi guardare attraverso i loro algoritmi per sapere esattamente come funzionano. La loro politica sui contenuti è molto aperta e si avvale di una giuria della comunità per determinare se qualcosa non è adatto. È una piattaforma con forti basi sulla libertà di parola, quindi preparati a opinioni solide, a seconda di dove ti avventuri.

Segnale^(Signal) e telegramma^(Telegram)

Abbiamo raggruppato queste due alternative ai social media perché sono entrambe alternative a Facebook Messenger e app simili come Whatsapp , di proprietà di Facebook.

Sia Signal che Telegram offrono un servizio più incentrato sulla privacy. Sebbene tutti questi servizi utilizzino la crittografia per proteggere i tuoi messaggi da occhi indiscreti, Signal e Telegram fanno il possibile.

Dei due, Signal è il più severo in termini di privacy. Prende una linea dura contro l'archiviazione dei metadati sui suoi server e non archivia o condivide informazioni come quando eri attivo l'ultima volta. Signal inoltre non memorizza alcuna informazione sui suoi utenti, ma ovviamente ciò significa che finisce per essere un po' meno comodo da usare rispetto a Telegram .

In realtà consigliamo alle persone di utilizzare sia Telegram che Signal . Telegram è ottima come app di messaggistica generica più privata con divertenti funzioni social, mentre Signal è perfetto per quando devi comunicare con il massimo livello di privacy e sicurezza.

Social media alle tue condizioni

Diverse^(Different) piattaforme di social media hanno modi diversi di condurre la propria attività. Hanno le proprie politiche, prospettive e strutture aziendali. Alcuni vogliono realizzare un profitto, altri vogliono costruire comunità. Non c'è niente di intrinsecamente buono o cattivo in nessuna di queste scelte, ma ciò che è importante che tu abbia delle^(have) scelte. 

Non è mai fantastico che un servizio o un prodotto abbia il monopolio totale e queste alternative ai social media ti consentono di decidere quali sacrifici vorresti fare.

8 Best Social Media Alternatives to Facebook and Twitter

Social media was already a thing (remembеr Myspace?) before mainstream juggernauts like Facebook and Twitter took over the industry. These days it can feel like you can either use these services or nothing else. However, there are many competing sites that might offer more of what you want or, at least, less of what you don’t want. 

Regardless of what your specific complaints are when it comes to the social media market leaders, you always have a social media alternative to turn to.

Mastodon

Mastodon is an Open Source, decentralized alternative to the Twitter microblogging service. It looks and works a lot like Twitter, so current Twitter users shouldn’t have too hard a time adjusting. Instead of Tweets, you send “toots” which can be up to 500 characters in length.

Under the hood however, Mastodon works very differently from Twitter. Instead of being a traditional hosted web service, Mastodon is spread out over a “federated” network. 

Different Mastodon instances are home to different types of content or different communities. Each has its own rules and policies, but they work together and share data with no issue. Instances can block each other or specific content from other instances, but users can interact with each other across instances without any issues. 

Its federated network design makes it hard if not impossible to shut Mastodon down and so it’s become a home for a diverse and often fringe set of subcultures.

Diaspora*

Major social media platforms such as Facebook and Twitter are businesses aimed at making profit. Which is one of the reasons they use collected user data to offer more effective advertising to other businesses.

Diaspora* is a non-profit social media platform that’s owned and operated by users. The system is broken up into “pods” that are independently run and owned. Much like Mastodon’s instances, these pods are networked together. Even the initial development of Diaspora* came from crowd-sourcing.

By its very design, Diaspora* can’t be monetized or used to sell advertising. There’s no incentive to collect personal information at all, not to mention that it’s extremely resistant  to attempts to shut it down. The entire system is built around the principles of  decentralization, freedom and privacy. Something that’s built into the DNA of Mastodon’s code.

Ello

Ello started out as a straightforward alternative to Facebook. The main difference was largely that Ello is ad-free and therefore would not collect or sell user information to advertisers. Since then, it’s become a little less like Facebook and more like visually-focused sites such as Pinterest, Deviant Art or Instagram.

Ello has been embraced by artists to such an extent that the site now bills itself as “The Creators Network”. You’ll find a large collection of top artists showcasing their work, as well as many opportunities for up and coming artists to engage with briefs and show off their portfolios.

Ello is notable for its no-ads policy and no enforcement of real names. User data isn’t sold to third-parties either. Which makes it a compelling alternative to the Facebook-owned Instagram, with some aspects of Facebook thrown in for good measure.

The Dots

The Dots is actually more of an alternative to the likes of LinkedIn, but plenty of people use platforms like Facebook or Twitter to build a less formal professional network, so The Dots is still something we need to include in the conversation.

The “professional network for people who don’t wear suits” is pretty much the best description of The Dots you could have. Their copywriter has certainly earned a bonus! 

The Dots plays host to professional people from some of the hottest startups as well as big established brands. It’s a place where companies go to hire talent, but it’s also a good place to find other people who can help you, give advice or even collaborate on projects. It’s easy to set up a detailed profile so that people can see who you’ve worked with, what you’ve done and what sort of work you’re looking to do.

NextDoor

Many people who use Facebook are only really looking to connect to people who are close by, such as those who live in the same neighbourhood. It’s why people set up private Facebook groups for their homeowners associations and schools.

If that’s your primary reason for using social media, you may want to consider NextDoor. This is a social media platform designed specifically to let people who live in the same neighborhood communicate socially without being exposed to a larger social group.You’ll also get access to local resources, such as businesses in your area and nonprofit organizations and programs.

NextDoor requires that every user verify their name and address, but that information isn’t shared with anyone. That ensures the people you get to interact with are really a part of the local community. So you’ll know about events and problems in your own neighbourhood without having to worry about random strangers butting in.

Minds

Referred to as the “anti-Facebook” by Wired magazine, Minds has a unique business model where you can actually earn either tokens or real money for your activity on the site.

It’s a mix of different social media elements. You can publish blog posts, videos, pictures and statuses. There are feeds of trending topics and it has secure group chat as well.

If you create content, you can get paid in US Dollars and cryptocurrency by your fans. So it’s almost a mix of Facebook and the various platforms such as YouTube and Patreon.

Minds uses completely open source code, which means that you can look through their algorithms to know exactly how they work. Their content policy is very open and makes uses of a community jury to determine if something is unsuitable. It’s a platform with strong free speech underpinnings, so be prepared for robust opinions, depending on where you venture.

Signal & Telegram

We’ve grouped these two social media alternatives together because they are both alternatives to Facebook Messenger and similar apps like Whatsapp, which is owned by Facebook.

Both Signal and Telegram offer a more privacy-focused service. Although all of these services make use of encryption to protect your messages from prying eyes, Signal and Telegram go the extra mile.

Of the two, Signal is the most strict in terms of privacy. It takes a hard line against storing metadata on its servers and it doesn’t store or share information such as when you were last active. Signal also stores no info about its users at all, but of course that does mean it ends up being a little less convenient to use than Telegram.

We actually recommend that people use both Telegram and Signal. Telegram is great as a more private general-purpose messenger app with fun social features, while Signal is perfect for when you need to communicate with the highest level of privacy and security.

Social Media on Your Own Terms

Different social media platforms have different ways of conducting their business. They have their own policies, outlooks and company structures. Some want to make a profit, others want to build communities. There’s nothing inherently good or bad about any of these choices, but what’s important that you have choices. 

It’s never great for any one service or product to have a total monopoly and these social media alternatives let you decide about which sacrifices you’d like to make.

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