La ricarica wireless^(Wireless) ti consente di caricare i tuoi gadget senza dover collegare un cavo USB^{(USB cable)} . È abbastanza pulito, ma come funziona effettivamente? Perché anche preoccuparsi? Quali sono gli aspetti negativi? 

Affronteremo tutto ciò che devi sapere su come funziona la ricarica wireless proprio qui. Presto^(Soon) dimenticherai com'era tutto quel disordine di cavi!

Una questione di induzione^(Induction) , mio ​​caro Watt^{(My Dear Watt)} (figlio)

In genere, i caricabatterie wireless utilizzano una proprietà del magnetismo e dell'elettricità nota come carica "a induzione". Fondamentalmente^(Basically) , la corrente elettrica viene convertita in un campo magnetico. Questo campo induce quindi una corrente elettrica nel dispositivo che si desidera caricare.

È un po' una semplificazione eccessiva, ma è essenzialmente ciò che accade nel processo di ricarica wireless. Ci sono due bobine, una in ogni dispositivo, che convertono l'energia da una forma all'altra.

Questa è la forma più comune di ricarica wireless che potresti trovare in gadget personali come smartphone o smartwatch. La ricarica a induzione^(Induction) funziona solo su distanze molto brevi. Di solito 10 mm o meno. Quindi, sebbene l'alimentazione sia "wireless", di solito è necessario appoggiare il dispositivo su una sorta di pad di ricarica per far fluire la potenza. Caricabatterie a induzione^(Induction) come questi utilizzano segnali a bassa frequenza per trasferire l'alimentazione dal caricabatterie al dispositivo.

L'alternativa risonante

Non sarebbe bello entrare in una stanza e avere tutti i tuoi dispositivi alimentati? Questa è la promessa di una carica risonante. Utilizzo di onde radio ad alta frequenza per inviare alimentazione ai dispositivi in ​​modalità wireless. 

Il grande vantaggio di questo metodo è che le onde ad alta frequenza possono viaggiare molto più lontano di quanto possano gestire i caricabatterie a induzione. Stiamo parlando di più piedi. Quindi, finché rimani nel raggio di portata della bobina, il tuo dispositivo si accenderà. 

È un'idea futuristica, ma il pioniere dell'elettricità Nikola Tesla la stava realizzando più di un secolo fa^{(more than a century ago)} . Se^(Had) la storia fosse andata in una direzione leggermente diversa, l'elettricità wireless avrebbe potuto essere il modo standard di fare le cose oggi.

Una corsa a due cavalli

Esistono diversi approcci al funzionamento della ricarica wireless, ognuno con i propri pro e contro. Diverse aziende hanno visioni diverse su come tutti vogliamo utilizzare l'alimentazione wireless nella vita quotidiana. Ciò ha dato origine a più standard per la ricarica wireless e, come probabilmente avrai intuito, questi standard non interagiscono.

I caricabatterie wireless Qi^{(Qi wireless chargers)} utilizzano il metodo di induzione a corto raggio e questo è ciò che troverai nella maggior parte dei dispositivi personali che si caricano in modalità wireless.

Lo standard AirFuel utilizza il metodo risonante a lungo raggio e probabilmente non lo troverai ancora integrato nei tuoi gadget. Tuttavia, puoi acquistare speciali custodie di ricarica^{(special charging cases)} per smartphone che aggiungono loro la capacità AirFuel .

Più veloce! Più veloce!

Una cosa che potresti notare sulla ricarica wireless, indipendentemente dallo standard, è che non offrono molta potenza. La ricarica rapida è diventata praticamente lo standard quando si utilizza un cavo. I moderni smartphone e laptop USB-C possono spesso accettare qualsiasi cosa tra 40 e 60 watt. Utilizzando USB-C Power Delivery , puoi effettivamente trasferire 100 W di potenza su un cavo USB-C^(USB-C) , ma non le attuali batterie agli ioni di litio in un telefono possono accettarlo.

I caricabatterie Qi o AirFuel non offrono la stessa potenza, ma entrambi gli standard si stanno evolvendo. Nel momento in cui scriviamo, la ricarica rapida wireless da 40 W ha iniziato a entrare nel mercato e AirFuel spera di raggiungere i 100 W in futuro. Possiamo anche aspettarci un miglioramento della tecnologia della batteria, rendendo più facile caricare i dispositivi più rapidamente. 

Tuttavia, al momento, uno dei principali svantaggi della ricarica wireless è che è più lenta rispetto all'utilizzo di una connessione diretta via cavo e non può alimentare attivamente i dispositivi che necessitano anche di una moderata quantità di energia per funzionare.

Un caricatore per dominarli tutti

Un grande vantaggio della ricarica wireless è che elimina tutti i diversi standard dei cavi. Bene^(Well) . presuppone che tutti i tuoi dispositivi utilizzino lo stesso standard, ma la ricarica Qi sta diventando abbastanza onnipresente per dispositivi come gli smartphone.

Quindi chiunque abbia un dispositivo Qi può semplicemente metterlo sul pad e caricarlo. È fantastico, ma la vera caratteristica killer è la possibilità di caricare più dispositivi contemporaneamente sullo stesso pad di ricarica. Hai bisogno di un caricabatterie con una bobina per ogni dispositivo che desideri caricare. 

Ad esempio, i " caricatori tripli^{(triple chargers)} " hanno tre bobine e quindi tre punti di ricarica. Puoi mettere tre dispositivi uno accanto all'altro e caricarli contemporaneamente. Può essere una soluzione piuttosto elegante. Ad esempio, se metti un caricatore triplo su un tavolino laterale del tuo soggiorno, è un posto centrale dove le persone possono mettere i loro dispositivi.

Dispositivi che si caricano solo in modalità wireless

La maggior parte dei dispositivi che si caricano in modalità wireless, come gli smartphone, ti offre anche la possibilità di ricaricare via cavo. Tuttavia, ci sono alcuni dispositivi che ti consentono di caricarli solo in modalità wireless. Gli smartwatch ne sono un esempio^{(Smartwatches are one example of this)} e, a pensarci bene, ha senso. 

Se vuoi creare un dispositivo che sia veramente resistente alla polvere e all'acqua, avere un sacco di porte può essere una seccatura. Senza contare che i piccoli dispositivi come le gemme wireless o gli smartwatch spesso non hanno comunque spazio per i connettori standard. 

Come funziona la ricarica wireless su dispositivi più grandi? Sebbene non ci siano ancora telefoni, tablet o laptop di cui siamo a conoscenza con l'esclusiva ricarica wireless, non dare per scontato che non accadrà mai. Un dispositivo completamente sigillato che utilizza solo la comunicazione e la ricarica wireless aprirebbe nuove porte in termini di robustezza e design.

Telefoni^(Phones) e power bank che forniscono la ricarica wireless^{(Power Banks That Provide Wireless Charging)}

Gli stessi caricabatterie wireless sono diventati wireless, nel senso che ora puoi ottenere power bank e persino smartphone in grado di caricare i dispositivi in ​​modalità wireless utilizzando lo standard Qi. 

Smartphone come il Note 10+ hanno una funzione nota come "Wireless Powershare" ed è molto utile per caricare dispositivi come auricolari wireless o smartwatch. I power bank wireless^{(Wireless power banks)} sono ovviamente utili anche per quel caso d'uso, ma solleva anche l'interessante possibilità di attaccare il telefono al power bank e usarlo temporaneamente come un pezzo senza cavi.

Un futuro senza fili

La ricarica a induzione Qi a corto raggio è sicuramente qui per restare, ma abbiamo visto alcune dimostrazioni impressionanti di ricarica a lungo raggio utilizzando il metodo di risonanza. Il montaggio di una TV LCD con una bobina del ricevitore, semplicemente portandola nel raggio di un'altra bobina installata all'interno di una parete, la accenderà. 

Con la possibilità di trasferire energia e dati in modalità wireless, ci sono nuove strade che i designer di prodotti possono intraprendere. Potremmo dirigerci verso un futuro interessante di dispositivi che sono sempre alimentati, non hanno bisogno di essere aperti e in alcuni casi potrebbero non aver più bisogno di batterie per funzionare.

Naturalmente, ci vorrà del tempo prima che l'alimentazione wireless a lungo raggio diventi la norma. Puoi sicuramente aspettarti anche un bel po' di respingimenti. Ci sono già molte preoccupazioni (di solito ingiustificate) sulle tecnologie delle radiazioni elettromagnetiche come il 5G che causano problemi di salute o problemi ambientali. Ci aspettiamo che lo stesso tipo di reclami si presenti quando la trasmissione di potenza wireless a lungo raggio diventa più comune. 

Per ora, tuttavia, nessuno sembra avere problemi con la ricarica a induzione a brevissimo raggio. Quanti^(How) dei tuoi dispositivi possono caricare in modalità wireless? Quanto^(How) spesso usi quella funzione? Ci piacerebbe sentirlo nei commenti.

 

How Does Wireless Charging Work?

Wireless charging lets you chаrge up your gadgets wіthout having to plug in a USB cable. It’s pretty neat, but how does it actually work? Why even bother? What are the downsides? 

We’ll tackle everything you need to know about how wireless charging works right here. Soon you’ll forget what all that wire clutter was like!

A Matter Of Induction, My Dear Watt(son)

Generally, wireless chargers use a property of magnetism and electricity known as “induction” charging. Basically, electric current is converted into a magnetic field. This field then induces an electric current in the device you want to charge.

That’s a bit of an oversimplification, but it’s essentially what happens in the wireless charging process. There are two coils, one in each device, that convert the energy from one form to another.

This is the most common form of wireless charging you’re likely to find in personal gadgets such as smartphones or smart watches. Induction charging only works over very short distances. Usually 10mm or less. So although the power is “wireless” you usually need to set the device down on some sort of charging pad for the power to flow. Induction chargers such as these use low frequency signals to move power from the charger to the device.

The Resonant Alternative

Wouldn’t it be cool to just walk into a room and have all of your devices receive power? That’s the promise of resonant charging. Using high-frequency radio waves to send power to devices wirelessly. 

The big advantage of this method is that the relatively high-frequency waves can travel much farther than induction chargers can manage. We’re talking multiple feet. So as long as you stay within range of the coil, your device will power up. 

It’s a futuristic idea, but electrical pioneer Nikola Tesla was doing it more than a century ago. Had history gone in a slightly different direction, wireless electricity might have been the standard way of doing things today.

A Two-Horse Race

There are different approaches to how wireless charging works, each with their own pros and cons. Different companies have different visions as to how we all want to use wireless power in daily life. This has given rise to multiple standards for wireless charging and, as you’ve probably guessed, these standards don’t inter-operate.

Qi wireless chargers use the short-range induction method and this is what you’ll find in most personal devices that charge wirelessly.

The AirFuel standard uses the long-range resonant method and you’re not likely to find it built into your gadgets quite yet. However, you can buy special charging cases for smartphones that add AirFuel capability to them.

Faster! Faster!

One thing you may notice about wireless charging, regardless of the standard, is that they don’t offer that much power. Fast-charging has become pretty much the standard when using a cable. Modern USB-C smartphones and laptops can often accept anything between 40 and 60 watts. Using USB-C Power Delivery, you can actually move 100W of power over a USB-C cable, but not current lithium ion batteries in a phone can accept that.

Qi or AirFuel chargers don’t offer nearly as much power, but both standards are evolving. At the time of writing, 40W wireless fast charging has started to enter the market and AirFuel hopes to reach 100W at some point in the future. We can also expect battery technology to improve, making it easier to charge devices more quickly. 

However, as of right now, one major downside of wireless charging is that it’s slower than using a direct wire connection and it can’t actively power devices that need even a moderate amount of power to work.

One Charger To Rule Them All

One great advantage of wireless charging is that it does away with all the different cable standards. Well. that’s assuming all your devices use the same standard, but Qi charging is becoming pretty ubiquitous for devices like smartphones.

So anyone with a Qi device can simply put it on your pad and charge up. That’s cool, but the real killer feature is the ability to charge multiple devices on the same charging pad at the same time. You need a charger with one coil for each device you want to charge. 

For example, “triple chargers” have three coils and therefore three charging spots. You can put three devices next to each other and have them charge at the same time. That can be a pretty elegant solution. For example, if you place a triple charger on a side table in your living room, it’s a central place where people can put their devices.

Devices That Only Charge Wirelessly

Most devices that charge wirelessly, such as smartphones, also give you the option of wired charging. However, there are some devices that only let you charge them wirelessly. Smartwatches are one example of this and when you think about it, it makes sense. 

If you want to create a device that’s truly dust and waterproof, having a bunch of ports can be a pain. Not to mention that small devices such as wireless buds or smartwatches often don’t have space for standard connectors anyway. 

How does wireless charging work on larger devices? While there are as yet no phones, tablets or laptops that we are aware of with exclusive wireless charging don’t assume it will never happen. A completely sealed device that uses only wireless communication and charging would open up new doors when it comes to ruggedization and design.

Phones & Power Banks That Provide Wireless Charging

Wireless chargers themselves have gone wireless in the sense that you can now get power banks and even smartphones that can charge devices wirelessly using the Qi standard. 

Smartphones such as the Note 10+ have a feature known as “Wireless Powershare” and it’s very handy for charging devices such as wireless earbuds or smartwatches. Wireless power banks are of course also useful for that use case, but it also brings up the interesting possibility of sticking your phone to the power bank and temporarily using it as one cable-free hunk.

A Wireless Future

Short-range Qi induction charging is certainly here to stay, but we’ve seen some impressive demonstrations of long range charging using the resonance method. Fitting an LCD TV with a receiver coil, simply bringing it within range of another coil installed within a wall will power it on. 

With both power and data transfer possible wirelessly, there are new avenues product designers can take. We might be heading for an interesting future of devices that always have power, don’t need to be opened and in some cases may no longer need batteries to operate.

Of course, it will be some time until long range wireless power becomes the norm. You can certainly expect quite a bit of pushback as well. There’s already plenty of (usually unwarranted) concerns about electromagnetic radiation technologies such as 5G causing health issues or environmental problems. We expect the same sorts of complaints to arise when long-range wireless power transmission becomes more common. 

For now however, no one seems to have an issue with very short range induction charging. How many of your devices can charge wirelessly? How often do you use that feature? We’d love to hear about it in the comments.

 

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